Contributi

VITO VASTA, VITO VASTA
Vittoria Biasi

VITO VASTA

 
 
…Riconoscendo il “groviglio” come strategia dell’altro, oltre il suo essere materia, partecipando al rapporto di arrendevolezza, costrizione o fuga, per l’artista è possibile intuire gli spazi immaginari dove le “mappe segrete” articolano il desiderio di libertà.
In tal senso l’arte della terracotta sorge su un codice ignoto, pronto ad emergere nella suggestione del proprio potere, essendo la polvere di terra ricordo e memoria di un tutto, con cui dialoga nelle successive esperienze.Allora sorge l’avventura teorica di un testo nell’investigazione di un linguaggio, luogo della possibilità del dire e del rimando a qualcosa di già inscritto, nascosto o a qualcosa di inesprimibile, nonostante la “restituzione”… .

 
 
Galleria Gagliardi - 1992: mostra personale  di Vito Vasta, testo di Vittoria Biasi